martedì 19 febbraio 2013

Estrazioni, un rischio per tutto il territorio


«Il Delta non è e non deve essere terra di conquista», afferma con decisione e preoccupazione il direttore del Consorzio di bonifica Delta del Po, Giancarlo Mantovani. E già questo dovrebbe smuovere chi di dovere, Comuni, Provincia e Regione, per impedire che il territorio, a causa della subsidenza, sprofondi inesorabilmente e torni a essere ingovernabile se non addirittura un’enorme distesa di acqua.

I tecnici della Northsun Italia, ad Adria, hanno detto di aver presentato istanza al fine di ottenere dall’Autorità competente l’esclusività all’attività di ricerca ed esplorazione nell’area di studio, per un periodo di sei anni. «Se è vero - afferma Mantovani - come la ditta afferma, che le indagini proposte non possono essere causa di fenomeni di abbassamento dei suoli, è altrettanto vero che le conseguenze delle estrazioni devono essere indagate e non può essere fornito alcun tipo di parere fintanto che la società richiedente non avrà presentato un apposito approfondito studio dotato di modellistica matematica che dovrà dimostrare la totale assenza di fenomeni di subsidenza, nel lungo periodo, indotta dall’estrazione del metano». L’impresa afferma che tra le attività previste c’è pure la realizzazione di un pozzo di prova. È evidente che questo pozzo automaticamente diventa di produzione a seguito di quanto stabilito dagli articoli 77 e 78 della legge 239/2004. Mantovani ricorda che con decreto del 1999, è «vietata l’attività di coltivazione di idrocarburi liquidi o gassosi entro 12 miglia nautiche dalla linea di costa del tratto di mare compreso tra il parallelo passante per la foce del fiume Tagliamento e il parallelo passante per la foce del ramo di Goro del fiume Po».
L’obiettivo è evitare che possa interessare i territori retrostanti la linea di costa, già gravata dal fenomeno della subsidenza e già sprofondati fino a 4,30 metri sotto il livello del mare e dai fiumi. «Seguendo le procedure poste in atto già a metà degli anni 90 quando si discuteva delle estrazioni in mare - conclude Mantovani - in questa fase non può essere accordato alcun parere positivo alla richiesta della ditta»