giovedì 6 dicembre 2012

Consorzio Veronese: “Nasce l’Osservatorio del paesaggio della pianura veronese”

È nato e muove i primi passi con successo l’Osservatorio locale sperimentale del paesaggio della pianura veronese. L’Osservatorio studia come lo sviluppo economico e sociale influenzi la vita della popolazione e il suo ambiente, cercando di attenuarne gli effetti negativi. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con la trentina di Comuni del territorio. Capofila del progetto, il Consorzio Veronese di Bonifica  che gestirà il nuovo organismo assieme al Gal (Gruppo di azione locale) della Pianura Veronese e allo Iuav, l’Università di architettura di Venezia.
“Abbiamo coinvolto nel progetto anche il dipartimento Tesis dell’Università di Verona e la Fondazione Fioroni di Legnago– spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Veronese, Antonio Tomezzoli – realtà che conoscono il territorio e possono aiutare a coinvolgere le amministrazioni locali. Con i trentuno Comuni dell’area collaboreremo per raccogliere idee e finanziamenti per tradurle in progetti concreti di valorizzazione del territorio”.
La progettualità è affidata alla creatività e alle competenze dell’Università. Già lo scorso anno, gli studenti di urbanistica dello Iuav, coordinati dalla professoressa Maria Chiara Tosi hanno elaborato progetti per la riqualificazione del fiume Bussè. Un’esperienza di progettazione con un committente esterno, il Consorzio di Bonifica Veronese che ha indicato il soggetto e l’area: il percorso del fiume da Oppeano  fino a Legnago, con particolare attenzione ai centri abitati di Oppeano, Isola Rizza e Legnago, appunto. Le tavole sono esposte nel Centro Ambientale Archeologico di Legnago (in via Enrico Fermi) nella mostra “Esplorazioni sul territorio del Bussè”. “Il Gal ha l’obiettivo di affiancare, stimolare e co-finanziare lo sviluppo della bassa veronese -  spiega il Presidente del Gruppo d’Azione Locale della Pianura veronese, Valentino Girlanda – in tal senso l’Osservatorio rappresenta un ulteriore strumento di crescita per il territorio della pianura scaligera. La sua composizione eterogenea e la compresenza di soggetti autorevoli con un patrimonio di differenti competenze tecniche, storiche, economiche e sociali, potrà garantire la stesura di progetti concreti. Progetti che, rispetto al passato, non saranno calati dall’alto ma condivisi con i Comuni e soprattutto con i cittadini; rispettando così una prassi operativa propria del nostro Gal”. Nel cronoprogramma dei prossimi diciotto mesi, tanto durerà il progetto sperimentale, uno dei primi obiettivi è la realizzazione di un “atlante” del territorio.“Uno strumento di lettura dell’ambiente, per scuole e professionisti della progettazione capace – aggiunge Andrea Ferrarese, direttore della Fondazione Fioroni - di ricostruire il lunghissimo formarsi di un territorio, di fornire dei ‘punti di osservazione’ cronologici, di rendere chiara quella ‘visione d’insieme’ sulla nostra ‘terra piana’ che tante volte ci sfugge e che, a ben vedere, sta alla base di un’identità ‘unitaria’ che la pianura veronese sta faticosamente cercando di costruire”.    C. Veronese